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Come ogni città del mondo è ricca e povera, è moderna ed antica, è giovane ed anziana. Ma per le strade vedi la tenacia, la forza di andare avanti nonostante tutto, soprattutto per i vicoli della Medina. Ogni giorno vedi, semplici operai, piccole botteghe, piccoli artigiani, ristoratori che ti guardano per vedere se apprezzi il loro cibo, e non puoi che sorridere perché trovi buonissimo ciò che mangi e ringraziare. Il sorriso di una signora anziana che accetta di essere fotografata mentre parla ad un gatto di strada. La gentilezza di uno sconosciuto che vedendomi aspettare mi dà lo sgabello per sedermi, e si nei vicoli della Medina, ogni negoziante ha uno sgabello e sta seduto davanti al negozio in attesa dei clienti, all’ospitalità di una giovane donna che entrando nella sua bottega non per comprare, mentre stava facendo colazione me la offre, con un gesto cosi spontaneo e naturale che sono rimasta senza parole. La Medina di Tunisi è una città nella città, ognuno nel suo piccolo fa qualcosa, si sente lo spirito di comunità, ognuno sa del vicino e lo aiuta come può, c’è frenesia e voglia di crescere, si sente l’umanità, ed anche se sei straniera, non ti fanno sentire fuori luogo.”
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